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CAT_IMG Posted on 13/12/2011, 10:33 by: Alfonso IndelicatoReply
giovannigentile1
Gentile fu allievo alla Normale di Pisa di Donato Jaia che lo avviò allo studio di Rosmini e Gioberti, ma anche di Kant, Hegel e Marx. Attraverso Jaia ebbe modo di conoscere direttamente il pensiero di Bertrando Spaventa esponente di punta dell'hegelismo napoletano e sistematizzatore in chiave storicista del pensiero risorgimentale. I fratelli Spaventa ebbero in sorte la tutela del nipote Benedetto Croce quando perse i genitori nel terremoto di Casamicciola. Queste relazioni sono importanti e significative perchè costituirono i presupposti dell' amicizia tra Croce e Gentile proprio nella fase del grande dibattito di fine secolo sul positivismo e la scienza,il marxismo e la rivoluzione.
Da un lato Croce e Gentile elaborano una critica compiuta del positivismo che batte in breccia le posizioni evoluzionistiche ed eclettiche prevalenti nella cultura italiana di fine secolo rinnovandola profondamente, dall'altro sviluppano una visione autentica del materialismo storico nel pieno della polemica sul revisionismo, sul partito e la rivoluzione
alla quale partecipano pensatori come Labriola, Sorel, Bernstein, Kautsky, Lenin, Louxembourg, gli empiriocriticisti, gli austromarxisti: un momento cruciale del pensiero europeo.
L'allora giovanissimo docente del Liceo di Campobasso, fresco vincitore di concorso,non solo prevede l'evoluzione dei rapporti fra tra Labriola e Croce in quel momento ancora legato in qualche misura al materialismo storico, ma comprende, grazie all'eredità di Spaventa e Jaia, che il punto nevralgico e dirimente della questione sarà il tema della prassi.
Mentre Croce nega la supposta "scientificità" del Materialismo storico in MATERIALISMO STORICO ED ECONOMIA MARXISTA,
Gentile affronta il valore complessivo del marxismo in LA FILOSOFIA DI MARX(1899) sgombrando il terreno da problemi estrinseci cioè storico-politici per sondare la solidità del sistema filosofico fondato sulla teoria della lotta di classe.
Del pensiero di Marx fa propria la filosofia della prassi intesa come sintesi di pensiero e azione, ma la prassi è l'attività creatrice dello spirito, è spirito che nell'atto di pensare agisce, crea. L'attività creatrice dello Spirito si può esprimere vichianamente con VERUM ET FACTUM CONVERTUNTUR e si dispiega solo nella storia come immanentismo
assoluto o attualismo.
Gentile invece rifiuta e respinge come un residuo sensibile-oggettivo il materialismo di Marx perchè limita e rende inerte il libero dispiegarsi della soggettività dello spirito. Questa visione dell'agire nell'atto del pensare, di cambiare il mondo nel pensarlo oltre a suscitare l'apprezzamento di Lenin, produrrà profonde analogie con la speculazione di Gramsci e del gruppo di "Ordine Nuovo".
Per Gentile quindi la validità filosofica del marxismo era negata dal materialismo e validat...

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Tags:
Benedetto Croce,
Fascismo,
gramscismo,
materialismo storico
Comments: 0 | Views: 196Last Post by: Alfonso Indelicato (13/12/2011, 10:33)
 

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